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  • Immagine del redattoreDr Domenicantonio Galatà

Perché integrare anche se mangio bene?

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo diceva Ippocrate, e aveva perfettamente ragione.


Nel 2003 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un suo documento ufficiale, si è dimostrata favorevole a questo antico ma preziosissimo consiglio, indicando il cibo come un valido alleato per prevenire, lenire e in alcuni casi guarire malattie croniche e spesso silenziose come le sindromi metaboliche, il diabete, l’obesità cronica e l’ipertensione.





Ogni operatore del benessere, alla domanda di un curioso sull’acquisto o utilizzo di integratori alimentari, dovrebbe chiedere: “ma innanzitutto, la tua alimentazione è adeguata?”, la risposta solitamente è un sonoro “certo che si” ma proprio dietro questa sicurezza si nascondono le idee più stravaganti e infondate. Da una giusta alimentazione possiamo avere tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno.


  1. Ma è sempre possibile questo?

  2. I ritmi frenetici e la vita moderna ci consentono di perseguire questo obiettivo?

  3. Le moderne abitudini di coltivazione, allevamento, cottura e conservazione dei prodotti alimentari mantengono invariate le caratteristiche nutrizionali dei prodotti che ingeriamo?


La risposta a queste domande è probabilmente univoca. No. Se poi la nostra vita ha particolari necessità, come ad esempio per uno sportivo che si allena in una disciplina prettamente muscolare, e che dovrebbe assumere circa 30-40 gr di proteine per 5 pasti, come può fare per soddisfare le sue necessità proteiche? Potrebbe bere un litro di latte a colazione o una frittata con 7 uova per pranzo ma così, nel medio-lungo periodo potrebbe incorrere in altri problemi. Ecco che, in questi e molti altri casi, una cosciente integrazione può esserci di aiuto per rendere più performante e regolare l’apporto di nutrienti durante un regime alimentare controllato, che sia esso ipoglucidico, ipocalorico, purificante o adeguato a patologie specifiche.


Un altro aspetto da tenere in considerazione sono gli integratori che contengono principi nutritivi essenziali, ossia quei principi che il nostro corpo non sintetizza e non produce autonomamente ma che devono essere assunti quotidianamente con gli alimenti. Parliamo quindi di molte vitamine, di alcuni amminoacidi e moltissimi minerali. E’ importante quindi cercare di tenere sempre sott’occhio le eventuali carenze di questi elementi, in modo tale da poter intervenire con un adeguato supporto integrativo.


Nonostante questo sono ormai sempre più noti nutraceutici con principi attivi funzionali che hanno dosaggi studiati per espletare al meglio le caratteristiche designate, facciamo il classico esempio degli integratori all’acido folico che vengono prescritti, di consueto, per tenere i livelli di omocisteina nei limiti. Un mondo di prodotti è dedicato all’antiossidazione, quello dei radicali liberi e dello stress esogeno è un problema che ci riguarda quasi tutti, la vita che conduciamo, l’attività sportiva, lo smog urbano e l’inquinamento in generale, producono sostanze dannose al nostro organismo come i radicali liberi o scorie di vario genere. In questo caso ci vengono in aiuto integratori alimentari antiossidanti che possono fornire al nostro corpo sostanze con dosaggi adeguati al fine di contrastare il fenomeno ossidativo a cui la stragrande maggioranza di noi è sottoposto. Per concludere questa breve panoramica, nell’affacciarci sul mondo dell’alimentazione integrata è importantissimo valutare gli integratori non solo dal punto di vista dei contenuti e dei dosaggi ma anche dal concetto di tecnologia produttiva.


Sono molte e innovative le tecniche di preparazione di integratori che ne aumentano la biodisponibilità, ossia la facilità con cui il nostro organismo riesce a percepire e beneficiarsi di quel preciso principio, per esempio, la microincapsulatura che protegge le molecole dall’ambiente esterno mantenendone l’integrità, le formulazioni a lento rilascio che evitano ad alcuni prodotti di concentrare la sua attività in un tempo troppo breve per essere efficace; o le forme fitosomiali che consistono nell’inserimento del principio attivo all’interno di un fitosoma per renderlo direttamente assimilabile dalla cellula. Come sempre il consiglio è quello di affidarsi ad operatori esperti di nutrizione che possono indirizzarci verso prodotti di qualità, con la consapevolezza che un’adeguata integrazione alimentare può solo affiancare e implementare una corretta alimentazione ma mai sostituirla. In altre parole possiamo dire che senza un tenore alimentare sano, l’integrazione è pressoché inutile.

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