COMUNICATO STAMPA
Roma, si è svolto presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il convegno “Comunicare l’Agricoltura: la comunicazione come strumento per la divulgazione e l’innovazione in agricoltura”, un’importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti del settore e giornalisti per discutere il ruolo strategico della comunicazione nell’evoluzione dell’agricoltura e delle abitudini alimentari dei consumatori.
L’evento è stato introdotto dal Sen. Luca De Carlo, Presidente della 9ª Commissione del Senato (Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare) e ha visto la partecipazione di:
• Antonio Boschetti(Informatore Agrario),
• Edoardo Spera(Agricolae),
• Giorgio Dell’Orefice(Il Sole 24 Ore),
• Andrea Marcato(Verde a Nord Est),
• con la conclusione affidata al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Ainc ha partecipato con una delegazione guidata da Galatà, presidente Onorario Ainc: “Dobbiamo lavorare sulle abitudini di acquisto con un nuovo modello alimentare che punta alla qualità e che includa anche i grandi esclusi dalla dieta mediterranea come il riso.
continua Galatà: è importante andare oltre la semplice divulgazione dei valori nutrizionali e delle storie legate ai prodotti agricoli (storytelling).
“Se vogliamo comunicare adeguatamente l’agricoltura, dobbiamo lavorare sulle abitudini di acquisto. La nostra proposta è farlo attraverso la rete dei biologi nutrizionisti, introducendo un nuovo modello alimentare: la ‘dieta italiana ad alta qualità nutrizionale’.”
La prescrizione di alimenti generici nelle diete (come pasta, pane o legumi) non è sufficiente per garantire scelte consapevoli è necessario mappare i prodotti di alta qualità e fornirli ai pazienti e a chiunque voglia mangiare meglio. “La dieta non è solo un conteggio di calorie, ma la giusta lista della spesa cucinata bene.”
Il progetto dell’Ainc, che sarà al centro dell’agenda 2025-2026, prevede la selezione di referenze alimentari basate su criteri di qualità nutrizionale, certificazioni (IGP, DOC, DOP) bollino verde e indicazioni di utilizzo.
Le aziende virtuose possono candidarsi per essere parte di questa rivoluzione alimentare. Serve un nuovo modello basato sulla cucina italiana, senza limitarsi esclusivamente alla dieta mediterranea, che spesso ha trascurato alimenti fondamentali come il riso o il burro.
Agricoltura e comunicazione: una sfida strategica
Tra gli altri interventi, Giorgio Dell’Orefice (Il Sole 24 Ore) ha evidenziato come la comunicazione debba basarsi su dati scientifici, evitando di essere guidata solo dall’emotività: “È la dimensione emotiva che ci ha fregato, meglio affidarci a un modello scientifico.”
Si è parlato anche della necessità di una comunicazione che tuteli la verità sull’agricoltura e il ruolo degli agricoltori. Antonio Boschetti (Informatore Agrario) ha sottolineato:
“Dobbiamo raccontare i processi produttivi con trasparenza: tecnologia, ricerca e sviluppo non sono percepiti dai consumatori. Serve il coraggio di dire che esistono farmaci e innovazioni tecnologiche in agricoltura.”
Andrea Marcato (Verde a Nord Est) ha ribadito l’importanza di creare sintonia tra produzione e consumatori, mentre il Sen. Luca De Carlo ha evidenziato la necessità di affidarsi alla scienza e ai divulgatori per una strategia efficace.
Lollobrigida: “La valorizzazione del prodotto attraverso la comunicazione aumenta la redditività della filiera”
Il Ministro Francesco Lollobrigida ha chiuso il convegno con una riflessione sul futuro dell’agricoltura: “Ci sono 35 milioni di agricoltori in più nel mondo. La valorizzazione del prodotto attraverso la comunicazione migliora la redditività dell’intera filiera e avvicina i giovani all’agricoltura.”
Un altro aspetto chiave riguarda la comunicazione verso le nuove generazioni: “Chi esce dagli Istituti Agrari ha un tasso di occupazione altissimo, con un incremento del 300% nella domanda di personale qualificato. Il Servizio Civile Agricolo sarà una grande opportunità per il settore.”
Conclusioni
Il convegno ha messo in luce come la comunicazione sia uno strumento essenziale per l’innovazione agricola e per guidare i consumatori verso scelte più consapevoli. L’integrazione tra ricerca, divulgazione scientifica e valorizzazione dei prodotti di qualità rappresenta la chiave per costruire un nuovo modello alimentare che tenga conto non solo delle esigenze nutrizionali, ma anche della sostenibilità e del valore del lavoro agricolo.
Ufficio Stampa Ainc
Dott. Paride Travaglini
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