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Pasqua tra tradizione, convivialità e salute

Alcuni consigli della nostra socia AINV Deborah Di Agostino

 

Sotto il profilo nutrizionale, si potrebbe dire che la cena di Pasqua, rappresenta sicuramente un menù ricco e nutriente, che si giustificava anche con il lungo digiuno che la precedeva.


Oggi, per chi volesse seguire la tradizione, magari anche con qualche variante, e preparare le tipiche pietanze previste, bisognerebbe prestare attenzione ad alcuni aspetti:


· Cercare di non eccedere nelle quantità, affinché risulti un pasto completo e bilanciato.

· Un occhio di riguardo per i metodi di cottura, sia delle verdure che della carne, per non alterare le proprietà nutritive e/o produrre sostanze tossiche.

· Un bicchiere di vino, ma anche mezzo, è più che sufficiente, piuttosto che i quattro calici, per accompagnare le varie pietanze.

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A proposito di dolci, nella variante moderna i simboli della Pasqua sono senza dubbio la colomba e l’uovo di cioccolata, che come tutti sanno, sono alimenti con un elevato apporto calorico; quindi moderazione e parsimonia sono le parole d’ordine, scegliendo comunque prodotti di qualità certificata.


In ultimo, ma non in ordine di importanza, ricordiamo che la tavola è da sempre simbolo di convivialità, quindi approfittiamo di questa occasione per godere della compagnia della famiglia, spostando anche un po’ l’attenzione dal cibo in senso stretto verso piuttosto un senso di condivisione.


Dedicare tempo al dialogo, raccontando storie del passato e dell’infanzia, confrontarsi su aspetti della vita quotidiana, sarebbe un bel modo di trascorre questa Pasqua 2020.



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