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BIOER25: nasce una nuova figura professionale che unisce scienza, comunicazione e business

  • Immagine del redattore: Dr Domenicantonio Galatà
    Dr Domenicantonio Galatà
  • 7 ore fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Una mattinata densa di racconti, visioni e scambi tra mondi diversi ma complementari. Così si è presentato BIOER25, l’evento che a Napoli ha lanciato un’idea destinata a crescere: il Bioer, una nuova figura professionale capace di creare valore e salute nell’ecosistema food, intrecciando scienza, comunicazione e strategia d’impresa.


Ad aprire i lavori è stato Domenicantonio Galatà, ideatore e promotore dell’iniziativa: <<siamo partiti dalla cucina-laboratorio per esplorare nuovi mondi e linguaggi, dialogando con aziende, consorzi, GDO e horeca. Quando, da presidente di Ainc, ho iniziato a coinvolgere la grande distribuzione, qualcuno storceva il naso. Oggi è evidente: il futuro è contaminazione e servono figure capaci di abitare più mondi contemporaneamente, ecco il BIOER».

Galatà ha sottolineato come il biologo sia il candidato naturale a incarnare questa nuova professionalità, individuare nuovi trend, esplorare mercati emergenti e incontrare aziende che rispondono all’identikit tracciato dai bioer, con l’obiettivo di generare collaborazioni capaci di aprire nuovi spazi commerciali e culturali, al pari di quanto fa il buyer – la figura della grande distribuzione organizzata (GDO) che seleziona e acquista prodotti per i punti vendita, decidendo assortimenti e strategie di offerta.


Le voci dei protagonisti


La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), con la dott.ssa Antonietta Foggiano ha portato i saluti del presidente Sen. Vincenzo D’Anna richiamando l’attenzione sul ruolo sociale e sanitario di chi lavora con il cibo, citando anche l’attualità dell’allarme botulismo: «formare consumatori capaci di riconoscere alimenti sicuri significa anche salvare vite umane».


Un cibo buono non è solo quello che nutre: è quello che racconta una storia fatta di sostenibilità sociale e ambientale, di una filiera chiusa che custodisce ogni passaggio, di tradizione che si rinnova grazie alle tecnologie più avanzate. Per noi di San Salvatore la bontà non si ferma al gusto, ma comprende la cura dei campi da cui nascono i foraggi per le nostre bufale, l’attenzione quotidiana al loro benessere, la trasformazione del latte in un impianto d’avanguardia e la scelta di un packaging sostenibile e riutilizzabile. La vera bontà nasce dall’insieme di questi valori e diventa trasparenza verso i consumatori, che possono conoscere l’intera storia di ciò che portano in tavola. Solo così l’enogastronomia può essere non solo eccellenza di gusto, ma anche un modello di responsabilità, innovazione e legame autentico con il territorio. Antonello Ricco San Salvatore

Sul palco di sono alternati:


  • Antonello Ricco, azienda agricola San Salvatore, ha mostrato come tradizione e tecnologia possano convivere, costruendo una filiera corta, trasparente e rispettosa della biodiversità: «non basta leggere l’etichetta o i valori nutrizionali. Per scegliere bene occorre visitare le aziende e conoscerle».


  • Roberta Bonino per La Montanara Spa ha raccontato virtù e produzione di frutta e frutta secca, sempre più apprezzate dagli sportivi ma da valorizzare anche in altri contesti.


  • Antonella Amoruso, per l’ambizioso progetto Altograno già presente in GDO in collaborazione con Strapasta di Garofalo.


  • Antonio Vocca, direttore OP Solco Maggiore, portando l’esempio del cavolfiore IGP della Piana del Sele: «contenuto di vitamina C superiore a 50 mg/kg da disciplinare e prenotazioni aumentate.


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Retail e industria: due mondi che dialogano


La seconda parte della mattinata ha visto protagoniste Eleonora Graffione, presidente Coralis e Associazione Donne dell’Ortofrutta, e Maria D’Amico, marketing & sustainability manager del Gruppo D’Amico: due voci che rappresentano retail e industria, mondi solo in apparenza lontani.


“Con il marchio Verdeblu, ogni socio ha la possibilità di raccontare un presidio di biodiversità e un’opportunità di futuro per le realtà produttive locali. Un futuro dove la sostenibilità è un must, dove la filiera si accorcia facendo quasi sparire la distanza tra chi coltiva e lavora e chi mangia, tra la terra e le scelte quotidiane, tra l’innovazione e la memoria. I soci hanno in assortimento prodotti locali che solo loro conoscono per valore e ricettazioni d’eccellenza ed altri soci, di altre regioni italiane, le presenteranno nei loro punti vendita dando spazio alle scelte territoriali dei loro partner. Questo nuovo modo di intendere gli assortimenti crea un contesto di scambio privilegiato, di relazioni fiduciarie, di sistemi integrati di micro imprese delle varie zone d’Italia. A questo nuovo brand VerdeBlu si aggiunge anche Bontò una selezione di prodotti alimen­tari per la spesa di tutti i giorni in cui si è pensato a una gamma di referenze in cui qualità e prezzo abbiano un giusto equilibrio”. Eleonora Graffione - Coralis
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Maria D’Amico: <<non siamo più soltanto produttori di cibo, ma siamo portatori di cultura, di scelte e di valori. In un ecosistema in cui imprese, istituzioni e ricerca scientifica si intrecciano, il Bioer, assume un ruolo centrale come driver di salute. Questa sinergia rappresenta un’evoluzione significativa nel mondo del food un cammino fondato sul dialogo, sulle partnership e sulle alleanze tra sapere scientifico e mondo produttivo.>>


Ha chiuso il panel dedicato alla comunicazione scientifica Alessandra Ravaioli amministratore delegato di RP circuiti che ha sottolineato le opportunità che offre la progettazione europea e la realizzazione di piani di comunicazione dedicati e su misura attraverso il coinvolgimento di nuovi figure professionali come il Bioer.


Nuove connessioni


Gianluca Casciello responsabile marketing di Sole 365 ha raccontato l'iniziativa “Mela Porto a Scuola”, dimostrando come i supermercati possono diventare luoghi di cultura dove fare educazione alimentare. Casciello intervistato da Galatà: <<il benessere è tale se condiviso e se si creano le condizioni giuste per averlo. Continuiamo di sicuro le iniziative sulla sana alimentazione con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al mangiare bene. Continua la partnership con il Dipartimento di Agraria per divulgare i principi della Dieta Mediterranea come stile di vita>>


A completare il quadro Giovanni Gizzi, esperto di product & commercial strategy, che ha presentato Nutrizionisti del Marketing, iniziativa che crea valore in azienda attraverso comunicazione scientifica.


Un appuntamento che diventa tradizione


«Quella di oggi è solo l’inizio. Il 23 settembre sarà il nostro anniversario: un momento per ritrovarci e misurare la strada fatta», ha concluso Galatà. La città partenopea, con la sua calorosa partecipazione di esperti e aziende, è già confermata anche per il prossimo anno.


Per informazioni

Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina – AINC




 
 
 

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